Diritto del Commercio Internazionale

Il commercio estero

Oggi diamo per scontato di poter esportare o importare beni o servizi per o dall’estero. Non è sempre stato così e forse non sarà così per sempre. La possibilità di fare operazioni che costituiscono il “commercio estero” non è scontata e soprattutto vanno approfondite le condizioni che lo rendono possibile.

A partire dal secondo dopoguerra la cooperazione internazionale ha fatto enormi passi in avanti in tal senso, con lsa costituzione di importanti istituzioni, quali, in particolare, il GATT (oggi WTO) e, a livello regionale, l’Unione Europea. Nuovi scenari sono alle porte, con conseguenze non sempre positive per chi è attivo sullo scenario internazionale.

Se l’internazionalizzazione della vostra impresa non comprende la creazione di società o sedi all’estero, ma più semplicemente lo svolgimento di attività di business dalla sede italiana verso altri paesi, la conoscenza dei principali strumenti convenzionali diventa essenziale: i contratti di vendita, agenzia, distribuzione devono essere scelti con valutazioni “su misura” per le singole esigenze, e dunque le principali convenzioni internazionali devono essere conosciute sia in linea teorica che con una pratica di lungo periodo.

Oggi c’è ancora chi pensa ad esempio di potersi occupare di vendite all’estero senza conoscere le norme della convenzione di Vienna del 1980, che trova vasta applicazione in molti Paesi stranieri, mentre la letteratura in merito è estesa e molti database consentono di avere evidenza dell’applicazione di tale convenzione in molti paesi del mondo.