9 giugno 2023
Le criptovalute sono ora regolate a livello europeo: meglio tardi che mai?
Era molto attesa la disciplina dell’Unione europea sulle criptovalute, che mira a regolare almeno parzialmente un settore con importanti aree di opacità e che potrebbe prestarsi ad operazioni di riciclaggio e/o di trasferimento illecito di fondi.
La velocità con cui le operazioni possono essere effettuate on line e l’eventuale anonimato offerto dal loro trasferimento rendono le attività virtuali particolarmente esposte al rischio di usi impropri a fini illeciti, anche in situazioni transfrontaliere.
Al fine di affrontare efficacemente i rischi posti dall’uso improprio delle attività virtuali a fini di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, l’Unione mira a promuovere l’applicazione a livello globale delle norme attuate ai sensi del regolamento e lo sviluppo della dimensione internazionale e intergiurisdizionale del quadro di regolamentazione e vigilanza per i trasferimenti di attività virtuali in relazione al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.
Il sistema delineato del Regolamento UE 2023/113, approdato in Gazzetta Ufficiale del 9 giugno 2023, si basa sulla tracciabilità dei trasferimenti di fondi e cripto-attività, ed ambisce ad essere uno strumento particolarmente importante e utile per prevenire, individuare e indagare casi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, nonché per attuare le misure restrittive, in particolare quelle imposte dai regolamenti (CE) n. 2580/2001, (CE) n. 881/2002 e (UE) n. 356/2010.
Per assicurare che attraverso tutto l’iter del pagamento o del trasferimento di cripto-attività siano trasmessi i dati informativi viene previsto un sistema che imponga ai prestatori di servizi di pagamento l’obbligo di corredare i trasferimenti di fondi di dati informativi relativi all’ordinante e al beneficiario e ai prestatori di servizi per le cripto-attività l’obbligo di corredare i trasferimenti di cripto-attività di dati informativi relativi al cedente e al cessionario.
1 dicembre 2022
Il Chapter 11 e la relazione del Commissario: tutto il modo è paese?
I recenti scandali sulle società legate al mondo delle c.d “criptovalute” ci consentono di vedere da vicino come procedono altre giurisdizioni e con quali risultati.
Un esempio eccellente è dato dalla “relazione” che il “Commissario” ha predisposto.
Si noti la sintesi, davvero inquietante, sull’accaduto: “Never in my career have I seen such a complete failure of corporate controls and such a complete absence of trustworthy financial information as occurred here. From compromised systems integrity and faulty regulatory oversight abroad, to the concentration of control in the hands of a very small group of inexperienced, unsophisticated and potentially compromised individuals, this situation is unprecedented“.
Un chiaro avvertimento per chi ha investito in questo mondo opaco, e un forte richiamo ai regolatori.